Tomas Jelinek il mestiere di burattinaio lo ha in qualche modo ereditato dalla madre, che in Cecoslovacchia era insegnante alle scuole materne e faceva la burattinaia in modo professionale. Compiuti gli studi all'Accademia d'Arte Drammatica di Praga iniziò a lavorare nei teatri statali e si trovò al centro di una grande tradizione, ma anche nel bel mezzo dei disagi che le teste pensanti vivevano nel suo paese in quegli anni bui, appena soffocati i sogni di primavera. Giunse in Italia per amore, si stabilì a Lamole e cominciò a lavorare come burattinaio solista. Da allora ha prodotto molti spettacoli con uno stile puro ed essenziale, ha partecipato ai più importanti festival d'Europa collezionando consensi e riconoscimenti e nonostante sia ostinato come le sue teste di legno, è tra i migliori burattinai esistenti. Nel suo repertorio troviamo Kaspar (maschera tipica, figlio di Pulcinella e di madre ignota, da sempre in giro tra avventure e disavventure con la sua amica inseparabile: la fame), Faust, Golem e lo spettacolo per ragazzi C'era una volta una frittella. Gloria Satti, compagnia di Tomas, presenta invece lo spettacolo di burattini e contastorie Storia di un cane e di una gattina.