Da anni Romana Sandri, cantante modenese, porta nelle piazze e nelle feste i più bei brani popolari del folklore italiano, delle mondine, della gente di ieri e di domani. Amatissima, a ogni concerto è circondata da un pubblico entusiasta. Nella sua carriera, Romana Sandri ha percorso vari generi musicali, ma poi ha deciso di proporre soprattutto le canzoni che raccontano una parte di storia vera e vissuta, in particolare le canzoni che parlano alle donne e danno conto della loro condizione di vita, queste canzoni fanno parte della cultura italiana e, a distanza di anni, riescono ancora a riportare la mente indietro nel tempo e nei ricordi.

Tutte le domeniche partecipa ad un programma televisivo su Antenna3 di Milano, "Festa in piazza".Il venerdì sera su Telelombardia, nella trasmissione "Tutta un'altra musica". È' stata ospite per tre domeniche a "Domenica in" e dal carnevale di Cento, ospite de "La vita in diretta". Nei suoi concerti si presenta con l'impianto audio di 4.000 watt, luci e tecnico del suono. Tutti i sabati dalle ore 12.00 alle 13.30 conduce un programma televisivo di musica e dediche in diretta a Studio Europa su Sky canale 835 dove vengono pubblicizzate le sue serate gratuitamente.

REPERTORIO

La bella Gigogin (tradizionale) 
Siur padrun dali beli braghi bianche (tradizionale)
Fischia il vento (tradizionale) 
Bella ciao ((tradizionale)
Tutti mi chiamano bionda (tradizionale) 
Come porti i capelli bella bionda (tradizionale)
E qui comando io (tradizionale) 
Aveva gli occhi neri (tradizionale)
Quando saremo a Reggio E. (tradizionale) 
Arrivano i nostri ecc.. (tradizionale)
La pastora (tradizionale) 
Addio morettin ti lascio (tradizionale)
Meglio sarebbe (tradizionale) 
La mamma di rosina (tradizionale)
La marianna la và in campagna (tradizionale) 
La campagnola (tradizionale)
La monachella (tradizionale) 
Amore mio non piangere (tradizionale)
La morettina (tradizionale) 
E le la và in Filanda (tradizionale)
E' ritornato maggio (tradizionale) 
Volea baciar rosetta (tradizionale)
O pinota bella pinota (tradizionale) 
Quattro cavai che trottano (tradizionale)