P.Lion è stato un fenomeno dance davvero particolare. Provate a fare mente locale e a cercare di ricordare le migliaia di volte che ascoltiamo il suo grande hit (a distanza di 16 anni) "Happy children", trasmesso da tutte le radio, network compresi, come stacco, come base per centinaia di spot pubblicitari, come sigla di programmi per giovani,bambini, per grandi e chi più ne ha più ne metta. P. Lion (Paolo Pelandi) non si aspettava un buon risultato all'uscita di questo mitico pezzo dance, ma che in pochissime settimane diventasse un hit in tutto il mondo, restando nelle classifiche di vendita e gradimento per mesi e mesi, non lo aveva previsto nessuno. Ma così andò. Perché "Happy children" con il suo sax incalzante, per la melodia accattivante era un brano di potenza davvero devastante, che fece il giro del mondo, diventando un apripista in tutte le discoteche europee e non. Di seguito, dopo una pausa di doverosa riflessione, nel 1984 uscì il secondo mix dal titolo "Dream", logico ma non scontato seguito di "Happy children": ancora l'immancabile sax tenore, la ritmica incisiva e martellante, unita ad una melodia dolce, cantata in modo decisamente soft. "Dream" è stata una realizzazione dance, ancora una volta di classe, senza sbavature, tecnologicamente al passo coi tempi.